La chiesa matrice sorge su una rupe non lontana dal castello aragonese ed è il più antico luogo di culto urbano del paese. La chiesa possedeva importanti opere d'arte, come le tele esposte a Palazzo Amaduri dopo una ricostruzione sommaria a cui l’edificio è stato sottoposto negli anni Trenta del Novecento. Degni di nota gli altari risalenti al XVIII secolo, come quello del Santissimo Sacramento, realizzato nel 1756. la chiesa possiede 13 statue raffiguranti San Giovanni Battista, San Vito, Sant'Antonio da Padova, San Giuseppe, Maria SS. del Carmelo, l'Immacolata Concezione, l'Addolorata, il Cristo Morto, Maria Assunta, San Francesco d'Assisi, Gesù redentore, l'Ecce Homo e Sant'Alfonso. Nel 1810 il già imponente edificio venne ampliato ulteriormente con l'aggiunta di una quarta navata e nel 1858 una quinta, divenendo così la più vasta chiesa della diocesi, dopo la cattedrale di Gerace.