Casignana

Casignana è un borgo ricco di meraviglie del passato, a metà tra l'azzurro della costa e la natura selvaggia del Parco Nazionale dell'Aspromonte

In breve

Casignana è un borgo ricco di meraviglie del passato, a metà tra l'azzurro della costa e la natura selvaggia del Parco Nazionale dell'Aspromonte

Storia

Borgo fondato intorno al IX secolo dall’antica frazione Potamia. La comunità casignanese comincia tuttavia a prendere forma all’indomani del violento terremoto del 1349 che costrinse gli abitanti del borgo a riparare nelle terre vicine. Un evento che portò gradualmente alla nascita di Casignana (chiamata Casignano fino al 1700 circa. Tra il XV e il XVI secolo su Casale della baronia di Condojanni e, successivamente, finì sotto il controllo dei Carafa fino all’abolizione della feudalità. Elevata al rango di Università nel 1807, due anni più tardi divenne comune autonomo. Aggregata a Samo durante il periodo fascista riacquisì l’indipendenza nel 1946.

Come Arrivare

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Cosa Vedere

Luoghi da visitare

VILLA ROMANA

la Villa romana di Casignana è un grandioso complesso residenziale che, con i suoi splendidi mosaici geometrici e figurati, i suoi apparati decorativi, soprattutto pavimentali in lastre di marmo policromi, i suoi impianti termali e residenziali e di servizio, è considerato uno dei più importanti monumenti romani dell'Italia meridionale. L'impianto originario risale al I secolo d.C. e la sua fase più significativa è rappresentata da un'importante ristrutturazione avvenuta nel IV secolo. Fu in seguito abbandonata nel V, ma sono visibili tracce di frequentazione fino al VII secolo. La villa venne scoperta solo nel 1963, in seguito a lavori per la costruzione di un acquedotto, presso la strada statale Ionica. Grazie ad un’attenta opera di recupero sono stati riportati alla luce gli ambienti di un ampio complesso termale privato, da cui si poteva accedere attraverso un porticato. Tutti riccamente decorati con mosaici, tra i quali spicca quello figurato del frigidarium ("sala delle Nereidi"), appartenente al III secolo, che raffigura, attraverso l'utilizzo di grandi tessere bianche e verdi, un thiasos marino con quattro figure femminili che cavalcano un leone, un toro, un cavallo e una tigre terminanti con una coda di pesce. La sala è ha pianta ottagonale e conta quattro lati absidati, presenta inoltre due vasche per acqua fredda. Il calidarium, con relativo impianto di riscaldamento è anch'esso a pianta ottagonale e pavimentazione a mosaico in piccole tessere. Il complesso contiene anche una sala rettangolare, pavimentata con lastre di marmo colorato ed un un ninfeo monumentale con cisterne situato a monte. Sul lato opposto della strada si trova invece la parte residenziale con numerosi ambienti articolati ed un grande cortile. Anche in questa parte della villa si possono ammirare pavimentazioni a mosaico. L'area archeologica si estende per circa 15 ettari a monte e a mare della Statale 106.

CHIESA DI SAN ROCCO

Costruita nel 1773, oggi ospita la parrocchia di S. Giovanni Battista. Poche sono le notizie sulla struttura originaria. Si trattava, probabilmente, di una piccola chiesa a una navata in cui si venerava un quadro raffigurante S. Rocco di Montpellier. La tela fu poi sostituita da una statua (1756). L'edificio fu danneggiato dal terremoto del 1783 e ristrutturato nel 1908 grazie alle offerte dei fedeli. Venne nuovamente adibito al culto nel 1914. La chiesa ha una facciata color crema e amaranto in cui si aprono tre porte d'ingresso divise da due ordini di lesene. Il portale principale è in legno con ampia cornice in muratura. Ai lati due nicchie. Sopra, invece, una finestra rettangolare e, ancora più in alto, una finestrella. Si accede alla chiesa attraverso una scalinata. L'interno è a tre navate. Nell'abside semicircolare c'è l'altare maggiore, tutto in marmi policromi, sormontato dalla statua della Vergine circondata da due ordini di colonne corinzie. In alto la cupola decorata con motivi floreali e angeli. Sul soffitto della navata centrale un dipinto raffigurante S. Rocco. Nella navata destra un particolare Crocifisso sostenuto da angeli.

CHIESA S. GIOVANNI BATTISTA (MATRICE)

Si trova el cuore dell’antico nucleo urbano, fu probabilmente edificata nel XIV sec. l’edificio aveva una pianta di croce greca con cripta (la quale fu demolita, perché pericolante, in seguito al terremoto del 1908). Frammenti di marmo rinvenuti in situ, farebbero ipotizzare l’esistenza o la provenienza da un tempio pagano dedicato alla Dea Venere sul quale venne poi costruita la chiesa. Oggi è possibile ammirare solo ciò che rimane dell’altare e della cripta.

PALAZZO MOSCATELLO

Si trova nella zona “Chiesa Vecchia o Matrice”, oggi rimane soltanto la struttura in pietra con balconcini in ferro battuto recentemente restaurata e riqualificata. Le finestre del piano superiore hanno cornici lavorate. Le calamità naturali e le epidemie succedutesi nel corso degli anni, in ultimo il terremoto del 1908 costrinsero i Casignanesi ad allontanarsi dal primitivo insediamento urbano e spostarsi più a monte, contribuendo alla nascita del nuovo borgo.

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