San Fili è un piccolo borgo situato nella provincia di Cosenza. Il paese, ricco di sorgenti e ruscelli, è posto su una collina a circa 560 m slm tra le città di Cosenza e Paola. Il territorio abbonda di vegetazione: nei punti collinari più alti vi sono piccole pinete e faggi; nelle vicinanze della zona abitata vi sono castagneti; le zone più a valle (contrade di Ortale, Frassino e Bucita) un tempo erano ricche di coltivazioni di albero da frutto e ortaggi.
Il primo documento sull’ esistenza di San Fili risale al 1267: si tratta di un atto notarile attestante l’appartenenza del casale di “Sancti Felicis” a Rende, importante località limitrofa.
San Fili continuò a dipendere dal marchesato di Rende fino all’arrivo delle truppe napoleoniche, che stabilirono l’autonomia amministrativa del comune di San Fili nel 1811, inoltre la monarchia borbonica assegnò a San Fili la frazione di Bucita nel 1816.
Nel corso del secolo 19 molti abitanti erano dediti alla seticoltura tanto che nel 1857 San Fili contava 13 filande per la lavorazione della seta.
Un’altra arte artigianale di San Fili andata perduta era quella legata alla produzione di cesti e contenitori vari, per la cui realizzazione si utilizzavano strisce di castagno, salice e altri materiali presenti sul territorio.
Luoghi da visitare
Il castagno secolare è uno dei simboli del borgo. All'albero è legata una leggenda tramandata dagli anziani del luogo: si dice che proprio lì siano state messe al rogo donne accusare di stregoneria, i cui volti sono osservabili nel tronco.
Dedicata alla SS. Annunziata (1304) domina il paese di San Fili. Accanto alla chiesa sorge anche la torre campanaria quadrangolare realizzata in tufo.
Costruita nel secolo 17 fu utilizzata dai Fraticelli Ritiranti fino al secolo 19. Al suo interno sono custodite una statua della Madonna degli Angeli (a cui era dedicata originariamente la chiesa) e un crocifisso processionale in legno del 1600. La chiesa venne riaperta nel 1996 in seguito a un restauro per riparare i danni subiti dalla chiesa durante il terremoto negli anni '80.
Sorge nel quartiere omonimo di San Fili. La struttura risale ai principi del secolo 17, infatti sia il portale che il campanile seguono uno stile di ispirazione barocca. All'interno vi è un dipinto raffigurante San Francesco di Paola realizzato nel 1854; busto ligneo dello stesso santo; tela di Antonio Granata e alcuni affreschi di Raffaele Rinaldi.
Realizzata nel secolo 16. Di grande importanza sono il soffitto in travi di legno a vista e alcuni affreschi di Raffaele Rinaldi
Costruita tra il 1919-1920 per volontà di don Salvatore Apuzzo, che raccolse le offerte dei sanfilesi così da realizzare un edificio religioso che potesse ospitare la statua della Madonna (attualmente presente).
Fondata nel secolo 16, la chiesa venne profondamente modificata nel secolo 18. Il portale è in pietra tufacea, così come la pavimentazione interna. La chiesa custodisce diverse opere a carattere religioso come come busti lignei e dipinti.
Fu costruita verso la fine del secolo 19 sui resti di una antica cappella, dove probabilmente predicò Gioacchino da Fiore.
Realizzato nel 1925 da Leone Tommasi di Pietrasanta per commemorare i caduti nel primo conflitto mondiale.
Vivi l'emozione di una nuova avventura
San Fili è attraversato dal percorso storico-naturalistico che prende il nome de "La via dell'eremita" (tappa 3). Tale itinerario è legato a San Francesco di Paola che, tornato dal suo viaggio da Assisi, divenne un eremita e si stabilì nel luogo dove oggi sorge il suo santuario. Il percorso riprende il viaggio compiuto da San Francesco, che da Paola si recò a Paterno per presiedere alla costruzione della chiesa. Da San Fili si risale ripidamente sino alle estese faggete di Bosco Luta. Qui si oltrepassa la Catena Costiera e si inizia a scendere sul suo versante occidentale. Incantevoli vedute aperte sulla costa tirrenica accompagnano fino al Santuario di Paola (170 m), termine della tappa e del percorso.
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