Casali del Manco

La straordinaria storia geologica ed un paesaggio naturale di incredibile bellezza e biodiversità vegetale e animale favoriscono l'attrattività di questi luoghi e l'unicità delle esperienze sportive ed escursionistiche che qui possono essere realizzate

In breve

Casali del Manco è un comune di 9 524 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria. Il territorio si estende per circa 169 kmq (a livello di superficie è il settimo comune della Calabria) e comprende tre bacini lacustri artificiali: il grande lago Arvo, e i laghi più piccoli di Ariamacina e Votturino. La straordinaria storia geologica ed un paesaggio naturale di incredibile bellezza e biodiversità vegetale e animale favoriscono l'attrattività di questi luoghi e l'unicità delle esperienze sportive ed escursionistiche che qui possono essere realizzate. II Comune è stato istituito il 5 maggio 2017 dalla legge regionale n. 11 del 2017, a seguito dell'approvazione di un referendum che si è tenuto il 26 marzo 2017, il quale prevedeva la fusione dei comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Sebbene a Spezzano Piccolo la consultazione popolare abbia dato esito negativo, è stato deciso comunque l'inserimento di quest'ultimo al nuovo ente. Nel territorio ricade Il monte Botte Donato che con un'altitudine di 1928 m s.l.m rappresenta la massima vetta della Sila

Storia

Casali del Manco nasce, nel 2017, dalla fusione di cinque comuni (Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta) che, fino al 1800, comprendevano 14 casali. Il termine Casali si riferisce alle origini risalenti a prima dell’anno 1000 e indica singole comunità, ognuna con proprie forme di organizzazione, che nel tempo hanno subito cambiamenti amministrativi ma hanno conservato una propria identità culturale. Casali del Manco è nel Parco Nazionale della Sila ed è uno dei 71 Comuni che fanno parte del Mab Unesco. Numerose chiese, distribuite sul territorio, custodiscono tesori di pittori e scultori, spesso sconosciuti alla cultura ufficiale ma che rappresentano l’identità di un popolo orgoglioso di vivere in un ambiente allo stesso tempo aspro e accogliente: Santa Marina Vergine a Casole Bruzio; Santi Pietro e Paolo a Pedace; San Donato Vescovo a Serra Pedace; Sant’Andrea Apostolo e la Chiesa dell’Assunta a Spezzano Piccolo; Santa Maria del Soccorso a Trenta. Se i centri abitati conservano la storia locale, il bosco custodisce segreti e misteri ma anche bellezza. Le montagne di Casali del Manco sono le stesse che ispirarono il pensiero di Gioacchino da Fiore quando, dopo il suo pellegrinaggio in Terra Santa, volle ritirarsi nei boschi della Sila per cercare conferma alle sue teorie sulle Età della Storia.

Come Arrivare

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Cosa Vedere

Luoghi da visitare

PARCO TEMATICO SILAVVENTURA

Eco-parco dedicato a tutti coloro che hanno voglia di divertirsi naturalmente in e con la natura. Qui tutti trovano il luogo ideale per fare attività nel bosco e sul Lago Arvo. Parco avventura, parete d’arrampicata, mountain bike, canoa, escursionismo, casette nel bosco, educazione ambientale, sono tra le attività attraverso le quali i bambini faranno cose da grandi ed i grandi torneranno bambini. È possibile visitare il paese e i suoi dintorni noleggiando un risciò. Per gli amanti dello sport, è possibile partecipare alle escursioni di gruppo in canoa sul lago Arvo, il bacino che si estende per 9 km di fronte al paese di Lorica o noleggiando una 'bikeboat'.

CHIESA DELL'ASSUNTA (SPEZZANO PICCOLO)

La costruzione della chiesa risale all'anno 1400; venne successivamente rinnovata in stile barocco dopo un gravissimo terremoto nel 1783. Inizialmente, la chiesa era dedicata al culto di Santa Maria. In un secondo momento, dopo l'installazione della pala dell'altare maggiore contenente come tema l'Assunzione e l'Incoronazione della Vergine (opera di artisti locali), fu intitolata alla Beata Vergine Assunta in Cielo. L'interno della chiesa è a navata unica ed è in stile settecentesco, con un soffitto ligneo decorato da pitture di Cristoforo Santanna (1779). L'altare maggiore è dotato di un vestibolo ligneo anch'esso settecentesco e colonne con cimali e cornici decorate da artieri della stessa provincia.

CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO (PEDACE)

Edificata nel XVI secolo, è formata da tre ampie navate, sulla cui sommità è collocata una croce latina. La sua facciata è caratterizzata dalla presenza di un rosone centrale che sormonta il portale d'ingresso, e due rosoncini nello stile del 1600. Con il terremoto del 1638 venne aggiunta una nuova cappella con il titolo di S. Maria della Misericordia o dei Suffragi. Al suo interno è presente la Cappella del Sacramento in stile barocco, il presbitero in legno di noce intarsiato del 1806, l'altare maggiore in legno in stile barocco napoletano. Diversi dipinti presenti della chiesa: "La pesca miracolosa" e "La Trinità" e il cielo dipinto del 1771 sono attribuiti al pittore Cristoforo Santanna. Sull'arco dell'abside si eleva la cupola, intessuta con vimini e dipinta da un certo Bevacqua di Spezzano della Sila al culmine della quale è rappresentata la colomba dello Spirito Santo che incombe sul presbiterio. Il pulpito in legno di noce e castagno del 1700 e opera di alcuni artigiani locali è attaccato alla penultima colonna di destra. Nella sagrestia invece sono presenti stipi in noce intarsiata del 1848 ad opera di un certo Giuseppe Leonetti di Serra Pedace

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VIA DEI MONASTERI

L'Itinerario di San Francesco attraversa Casali del Manco con la via dei monasteri. La Via dei Monasteri più che un singolo viaggio è un andirivieni, un percorso complesso compiuto da Francesco per congiungere le chiese che lui stesso ha costruito in Calabria dopo quella di Paola, ovvero Paterno (1472), Spezzano (1474) e Corigliano (1476). La fondazione di questi monasteri è segno della grande maturità spirituale raggiunta da frate Francesco e del forte legame intrecciato con la sua gente e i suoi confratelli. La Santa Sede, infatti, aveva ormai ufficializzato la nascita dell’Ordine dei Minimi, inizialmente denominato “Congregazione degli eremiti di San Francesco di Assisi”, e il popolo premeva affinché nel proprio territorio si stanziasse una comunità di frati, apprezzando in essi il medesimo stile di vita sobrio del Fondatore. Il percorso inizia da Paterno e, oltrepassando le colline e le valli delle Serre Cosentine, fa tappa a Cosenza. Da lì si procede verso la Pre-Sila cosentina all’interno. Lungo il cammino si attraversano campi, vigneti e uliveti oltre a boschi di querce e castagni, fino ad arrivare agli abeti e ai pini delle quote più alte (1.135 m slm l’altitudine massima). L’arrivo è tra distese di ulivi, con lo sfondo del Golfo di Corigliano che incornicia il Mar Ionio.

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