Bianco

Bianco è un paese della Locride che vanta uno dei panorami più belli della costa Ionica. il nome deriva dal colore bianco del terreno circostante (i calanchi), di natura prettamente argillosa.

In breve

Bianco è un paese della Locride che vanta uno dei panorami più belli della costa Ionica. il nome deriva dal colore bianco del terreno circostante (i calanchi), di natura prettamente argillosa. Pare che siano stati i marinai i primi a dare questo nome, perché avvicinandosi alla costa il paese appariva chiaramente come una macchia bianca inconfondibile. Oltre che per le bellezze naturali, Bianco è conosciuto per la produzione del vino più antico d’Italia, il Greco di Bianco. Questo è un vino passito, dolciastro e che si sposa bene con formaggi, frutta e dessert ed ha ottenuto la certificazione D.O.C. nel 1980. Altro vino molto apprezzato sin dai tempi delle colonie greche (pare fosse il vino preferito dai sacerdoti di Locri Epizephiri) è il Mantonico: il nome deriva dal greco profeta perché si credeva che questa bevanda avesse proprietà che favorivano le doti divinatorie.

Storia

Come per tanti altri centri della Locride, non è possibile individuare la data precisa di fondazione del paese di Bianco. Le prime attestazioni in cui compare il nome Bianco risalgono all’XI secolo, epoca in cui l’agglomerato urbano si costituiva come un borgo provvisto di mura. I primi a detenere il feudo di Bianco furono gli esponenti della famiglia Ruffo di Calabria (una delle famiglie della nobiltà italiana più antiche). In seguito Bianco divenne terra demaniale e poi nuovamente feudo dei Marullo che, indebitati, si videro costretti a vendere a Fabrizio Carafa, principe di Roccella. Proprio la famiglia Carafa diede impulso all’economia locale, favorendo una meticolosa organizzazione e la difesa da attacchi esterni. In questo periodo, Bianco diventò un importante centro di scambi commerciali. Il terremoto del 1783 distrusse completamente il paese, di cui oggi rimangono dei resti, e la popolazione emigrò verso la costa, fondando Bianco Nuovo. Un altro evento sismico, quello del 1908, segnò il definitivo abbandono del borgo medievale e una crescita del paese costiero. Oggi Bianco è una cittadina vivace che ben accoglie i turisti con i tanti eventi spalmati nella stagione estiva, uno tra tutti Ferragosto, che coincide con la festa patronale e vanta lo spettacolo pirotecnico più affascinante della Locride. 

Come Arrivare

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Cosa Vedere

Luoghi da visitare

CHIESA DI TUTTI I SANTI

Dopo il terremoto del 1783, tutta la popolazione si spostò verso la marina e ben presto manifestò l’esigenza di avere un luogo sacro in cui pregare e riunirsi. Un Decreto Reale ne ordinò la costruzione tramite i fondi della Cassa Sacra, ma i lavori andarono avanti molto lentamente fino al 1840. La Chiesa allora si presentava a una sola navata con un’abside semicircolare. Questa struttura, però, fu demolita e i nuovi lavori iniziarono negli anni 30 del ‘900. Oggi la facciata principale è decorata dalle statue in cemento dei Santi Pietro e Paolo e un grande rosone costellato da statuette e colonnine. La pianta è croce latina con navata unica, transetto sormontato da cupola a base quadrata e tre absidi di forma semi-ottagonale, una centrale e due laterali a conclusione del transetto. Le statue in gesso sono opera dello scultore Giuseppe Lococo da Maropati. Col tempo, anche l’esterno è stato ristrutturato: il sagrato è stato pavimentato con mattoncini rettangolari, con pietre in porfido e con lastre in pietra di Lazzàro.

CHIESA S. MARIA DEL SOCCORSO

Sempre in località Pardesca sorgeva la chiesa dedicata a S. Maria del Soccorso, in onore della quale si celebrava una messa nel giorno dell’Ascensione. La chiesa, ormai ridotta a ruderi, era formata da una navata con due altari e da un campanile con due campane.

SPIAGGIA CAPO BRUZZANO

"La spiaggia estesa ed incontaminata, incastonata da una splendida scogliera, caratterizzata da un vasto arenile costellato da fiori di mille colori e dalle formazioni rocciose della scogliera curiosamente scolpite, nel corso dei secoli, dalle maree e dal vento". Queste le parole di Legambiente quando, nel lontano 2005 ha proclamato Capo Bruzzano una delle spiagge più belle d’Italia, premiandola con la Bandiera Blu. Molto frequentata già a partire dalla stagione primaverile soprattutto da chi ama le immersioni subacquee.

BORGO ANTICO

L'antico borgo di Bianco risale al X secolo e si può ammirare ancora oggi con i suoi ruderi, i portali degli edifici e i resti delle mura di cinta, oltre ad un altro borgo , Zoparto che sorgeva nel nel territorio di Bovalino e che oggi, come Bianco Vecchia, è disabitato. Entrambi si trovano ai piedi di un piccolo colle che dista tre chilometri dalla città. Questa antica città nacque dal villaggio greco-romano di Butroto, molto importante all'epoca perché sembra fosse stato porto di Locri Epizefiri, poi distrutto dal terremoto del 1783.

SANTUARIO M. SS. DI PUGLIANO

Il Santuario dedicato a Maria Santissima di Pugliano sorge sui resti di un monastero basiliano di cui, ancora oggi, si possono osservare alcune tracce di muri, che formano un angolo retto dietro l’abside. Dopo un periodo di attività documentata, con il cambio del rito dal greco al latino, il monastero viene abbandonato. Il santuario, in data non certa, viene ricostruito e, dopo il terremoto, gli abitanti dell’antico borgo di Bianco si trasferiscono nelle sue vicinanze. Oggi il Santuario è luogo di festa patronale: la Madonna di Pugliano viene festeggiata dal 13 al 15 agosto con processioni che arrivano fino al mare e alle altre chiese del paese. Le ipotesi principali sull’origine del nome sono due: la prima è che il quadro sia stato portato da abitanti della Puglia, oppure che derivi dal vocabolo greco “pule”, che significa porta, la prima immagine giunta a noi sarebbe simile a quelle Madonne bizantine che venivano poste alle porte d’ingresso delle città.

CHIESA S. MARINA

Le notizie su questa chiesa, che sorgeva in una frazione chiamata Catamotta, iniziano a partire dal 1730. Il sisma del 1783 causò danni gravissimi e la soppressione della parrocchia. I fedeli, però, si rifiutarono di trasferirsi nella nuova Bianco, accontentandosi di celebrare in edifici improvvisati e di fortuna. Nel 1827 furono ultimati i lavori di costruzione della nuova chiesetta che, purtroppo, a causa del terremoto del 1908 non ebbe vita lunga. Bisognerà aspettare il 1973 per avere una chiesa dignitosa. Con il riordinamento della diocesi, S. Marina cessò di essere parrocchia e venne definitivamente aggregata alla chiesa matrice “Tutti i Santi”. Attualmente, ogni sabato pomeriggio, vi si celebra la Messa prefestiva e, da alcuni anni, nel mese di ottobre si festeggia la Madonna del Rosario con la novena e la processione.

CONVENTO S. MARIA DELLA VITTORIA

Situato in località Pardesca, il monastero era stato fondato dai padri zoccolanti di S. Francesco d’Assisi ed era formato da una chiesa a navata unica quasi completamente in legno, un chiostro e un romitorio che poteva ospitare fino a 12 persone.

Dove Mangiare e Dormire

Ristorante pizzeria Villa Rustica
Villa dell’800 trasformata in B&B, con spazi ampi e curati e giardino.
Villa Helios
Agriturismo facilmente raggiungibile, con possibilità di acquistare i prodotti della struttura. Ottima posizione per visitare le zone interne.
B&B Donna Beatrice

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